Vuelta a Andalucia 2019, Wellens: “Fa male perdere la maglia, ma avrei messo la firma per una settimana così”
La Vuelta a Andalucia 2019 non si concluderà come Tim Wellens avrebbe voluto. Il capitano della Lotto Soudal è dovuto soccombere agli attacchi di Astana e Mitchelton-Scott sulla penultima salita, non riuscendo più a seguire il ritmo dei migliori e giungendo al traguardo con 3’26” di ritardo dal vincitore Simon Yates (Mitchelton-Scott). Una debacle abbastanza inaspettata per il talentuoso belga, che concluderà comunque la corsa spagnola con un bottino soddisfacente, visto che è riuscito ad aggiudicarsi la prima tappa e la cronometro.
Per lui anche tanti problemi ad inizio tappa: “Ho avuto un problema con la radio ad inizio tappa e quando stavo tornando dall’ammiraglia sono scivolato in una curva – spiega a Cyclingnews – Non è stata una brutta caduta, ma poi nella discesa finale il sellino si è allentato per questo motivo e ho dovuto cambiare bicicletta, perdendo ancora più tempo. È stata una giornata dura con un sacco di problemi ma, ad essere sinceri, anche senza questi non penso che sarei riuscito a rimanere davanti. La caduta alla fine non ha fatto una grande differenza“.
Wellens potrà però tornare a casa dall’Andalucia con la consapevolezza di avere una buona gamba: “Se mi avessero detto che avrei terminato la corsa con questo bottino, ci avrei messo la firma immediatamente. Ovviamente fa male perdere la maglia di leader, ma devo essere onesto e dire che non ne avevo per rimanere coi migliori”.
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